domenica 14 aprile 2013

Del sentirsi diversi

Nel corso della vita mi è successo di incontrare gente di culture, esperienze e idee diverse.

Vi sono state culture, esperienze e idee che mi hanno incuriosito, a volte mi hanno toccato e cambiato, a volte sono rimaste qualcosa di talmente distante da rimanere in un limbo di "BOH".

Non mi era mai successo che tutto questo mi portasse a sentirmi un UFO così come non mi era mai successo di trovarmi in una situazione in cui la differenza culturale fosse tale da farmi paura perchè portava al giudizio.

Non era mai successo, è successo ed è stata un'esperienza non gradevole.

Sarò stanca ma l'esperienza è stata un vero e proprio shock, un momento in cui mi ha portato a vedere delle persone sotto una luce totalmente diversa.

A vederle come potenziali inquisitori.

Mettiamo che voi sentiate parlare di X. X è uno di cui ti ricordi vagamente, l'unica informazione che hai sul suo adesso è che è diventato vegano.
Sai anche che probabilmente in passato ha avuto dei problemi (*) da frasi tipo "Mi ha chiesto di vederci per una cena. Se l'ha chiesto anche a te probabilmente sta male di nuovo".

Fin qui saremmo nell'eventuale mancanza di delicatezza nel mettere in piazza gli affaracci di X, con tanto di nomi e cognomi.

Ma ciò non basta perchè parte una discussione su cosa appaia sul profilo Facebook di X.

Ora lo spunto di partenza è che X avrebbe posto una domanda se si preferisse l'ala bianca o l'ala nera e a qualcuno ciò appariva inquietante, molto left hand path.

Gardner dice che quando si sente gente affrontare certe discussione la cosa più sana è tenersene fuori.
In questo caso, pur non avendo mai sentito parlare di colori di ali e dubitando seriamente abbiano un qualsiasi signficiato occulto, ho seguito il buon senso e ho taciuto.
Vedi alla foce "farsi gli affari propri per campare 100 anni".

A questo punto a-b-c decidono di fare l'analisi del profilo FB di X e, essendo curiosa come una scimmia, mi porto pure io.

Caso vuole che il tizio abbia come avatar un'immagine fantasy, stile Frank Frazzetta. Bonona ignuna con ali nere abbracciata a tizio biondo.
Io sarò strana ed incapace di vedere le stranezze (*) ma quella per me era un'immagine fantasy.
Il problema però non pareva tanto essere il fatto che ci fosse la bonona ma le ali nere.

Sempre per citare Gardner uno evita di dire che un culo da urlo e una 5a abbondante di tette abbiano qualsiasi valore occulto ma se della gente ha mai visto la copertina di un libro fantasy pare che consideri quel genere di immagine come "inquietante".

Andando avanti compariva un'immagine di Kalì.
SCANDALO! Orrore, era un'immagine diabolica.

La mia lingua è partita prima che il cervello desse l'ordine di tacere ed è uscito "Induismo, quella è la rappresentazione di una divinità indù".

Anche qui perplessità, anche qui la strana ero io.

Scendono e appare un mandala. Ora fosse anche stato un disegno occulto si era al massimo nel giro di "interesse culturali un po' fuori dal comune".
No, doveva essere qualcosa di brutto e inquietante.

Non ancora contenti si scende e X ha postato l'immagine di due che fanno sesso tantra.
A me viene da pensare cosa penso di solito sul tantra ma anche stavolta mi la lingua è partita ed ho spiegato che quello era tantra.

Io posso pensare che il X è un po' pirla e che dovrebbe sapere con chi ha a che fare, magari gestire liste prima di postare (**) due che trombano tantra.

L'apoteosi la raggiungiamo però con una foto di X che si è fatto un autoritratto in accappatoio con cappuccio tirato su.
Il commento che parte da parte di a-b-c è "A me sa di setta".
Essendo ormai la mia lingua partita a me esce "A me sa di uno in accappatoio" evitando per pietà di aggiungere che dubito che esistano sette che tengono rituali in accappatoio.

Morale tento di spiegare che o il tipo è buddista o è affacinato dalle religioni orientali.

Ma essendo io quella strana e essendo loro concordi che per forza qualcosa di male ci deve essere, io finisco per diventare quella che è "diversa", incapace di leggere i segni del male.

Per finire la decisione di a-b-c e "Non dire nulla, sia mai che ci tira un maleficio".
In quel momento a me è preso un certo mal di stomaco non foss'altro che pensavo di essere nel XXI secolo e non a Salem nel 1680.

Morale:
  • Mi son vinta la fama di essere quella strana
  • Ho messo la password a Kindle e Iphone sia mai che mi beccano qualche libro con "Witchcraft" nel titolo
  • Se esco lock al pc perchè non vorrei mai che mi beccassero i feed di Wild Hunt o roba simile
E la cosa peggiore è la sensazione di paura che mi è rimasta, manco fossi una strega inglese che tenta di sfuggire ai witch-hunter.

E, ancora peggio, io ero davanti a gente che si professa cattolico-progressista. Peccato che quanto avessi appena visto non avesse nulla da invidiare ai processi per stregoneria nella ricerca ossessiva dei segni e nella lettura distorta di qualsiasi immagine sfuggisse al proprio ambito culturale.


(*) Cito parole testuali
(**) Sarebbe anche da dire che uno sul suo profilo FB ci può postare cosa vuole, anche i mandala.

venerdì 6 maggio 2011

Il Valore, la Verità e l'altro


Nel quale si parla di bellezza o bruttezza ma non in senso estetico.
Ci sono momenti in cui ti tornano in mente due parole sentite tanto tempo fa: “La bella condotta". Bella, un comportamento bello. L'amore per la bellezza, fare della propria vita un capolavoro.

Non ho mai chiaro cosa sia la bellezza, ho molto chiaro cosa sia la bruttezza. La vivo nella negazione dell'altro come persona, negando l’altro come essere distinto ed umano ma rendendolo unicamente aggettivo, sagoma di cartone, noem, immagine, totem, simbolo.

L’altro come non-persona, l'altro che può essere tutto ma non persona..

Levinas parla del volto che scatena la reazione. Negando l’umanità dell’altro ne nego il volto ma, al tempo stesso, ledo e ferisco il mio volto ed il mio spirito.

Perchè la bruttezza ha la bizzarra tendenza a ledere lo spirito, a soffocarlo e deformarlo.

Ho trovato in giro questo e mi veniva in mente come possa essere un esempio di bella condotta
" allora l’altro, cesserà di essere semplice “oggetto” destinato a essere condotto alla “mia” verità, unica e universale e diverrà “soggetto” da accogliere nella sua unicità, con la “sua” verità. La verità allora non sarà senza l’altro, né tantomeno contro l’altro, non sarà imprigionabile in categorie giuridiche o in affermazioni dogmatiche, ma troverà spazio nella storia grazie all’incontro tra diversi, tra stranieri che scoprono la possibilità di una comprensione e di una relativa comunione proprio perché accettano di non essere “padroni di casa”, detentori del Senso, proprietari della Verità. " (E.Bianchi)

Viviamo in tempi di Verità e Valori assoluti, in tempi in cui una sola modalità, un solo modo di essere, un solo modo di agire sembrano essere possibili.

Viviamo in tempi in cui almeno due religioni sono diventate fatto politico, asserzioni di valori e ortoprassi.
Cristianesimo ed Islam ridotte a sinonimo di militanza politica e non di cammino spirituale, ad annuncio di iniziativa legislativa e non ad annunzio o testimonianza di un rapporto con quanto va oltre.

Oggi l’anticristianesimo o l’antislamismo sono essenzialmente asserzioni politiche non religiose. Asserzioni che, prive di istanza spirituale, diventano molto affini al dire "tizio è comunista" o "caio è democristiano"

Perchè se fossero asserzioni spirituali parleremmo di quell'altro che, almeno nella definizione Levinasiana, è indicibile.

Personalmente faccio fatica a pensare che si possa attaccare quanto è indicibile e trascendente da una posizione religiosa in cui il sacro è immanente.
il paganesimo non è assoluto ma immanente, è la coesistenza dei piani e delle visioni esattamente come nella "religione" intesa come atto spirituale coesistono piani e visioni.

Abbiamo Teresa d'Avila che parla di virtù come effetto d'amore e abbiamo visioni ove il mistico vive il momento totale dell'assenza e negazione di Dio.

Mancando il dato spirituale, nell’asserzione del Valore Unico, della Modalità unica possono solo essere e vivere istanze assolutistiche.
Se il mistico islamico o cristiano rappresenta il massimo grado di libertà nel suo andare oltre, il cristianismo o islamesimo come istanza politica o religione sociale rappresentano il minor grado di libertà possibile mancando totalmente di qualsiasi afflato spirituale.

E mancando di bellezza.

Mancando di quel cammino che è fatto di silenzio, riflessione e solitudine.

E allontanando, dimenticando  quel momento in cui scendi dentro di te e ti poni i perchè, cerchi il senso delle tue azioni. E cerchi di identificare le correzioni da apportare. Alla ricerca di un senso piu' profondo da dare alla propria vita che vada oltre la semplice apparenza o il semplice correre dietro al tempo e agli impegni.